Lignano Sabbiadoro - Il monito latino “Mala tempora currunt” con tutta probabilità potrebbe essere il punto di partenza, la proposizione, che ha suggerito al Gotha degli enti pubblici e delle associazioni di categoria lignanesi di individuare una serie di contromisure per arrestare l'emorragia che ha colpito, soprattutto dall'avvento del Terzo millennio, il centro balneare più importante del Friuli Venezia Giulia, in termini di presenze turistiche.
Fare di necessità virtù, in periodi di vacche magre, sarà dunque l'obiettivo primario che gli operatori dovranno sviluppare anzitempo, per cercare di invertire la tendenza già dalla prossima stagione estiva. Il paese dei balocchi vagheggiato da Collodi non c'è più: estati ricche di soddisfazioni tali da riempire di denaro i forzieri, anche del pollicino degli imprenditori, sono soltanto un ricordo. Sarà un inverno di duro lavoro, senza distrazioni e dolci riposi sulle spiagge dorate dei Caraibi o di altre località esotiche, con le “chiappe chiare” da esporre al sole. I battenti di molti esercizi pubblici, ristoranti e alberghi, forse quest'anno dovranno protrarre la chiusura ad autunno inoltrato, giacché, pur non avendo ancora un quadro completo del flusso turistico del 2005, già si potrebbe ipotizzare una flessione nelle entrate: la speranza di ricuperare il gap è, però, legata alle buone prospettive, abbastanza suffragate, di un finale di stagione discreto. Una boccata d'ossigeno, se consideriamo gli effetti negativi dell'Euro, la concorrenza dei centri vacanza emergenti del Mediterraneo e lo “sfilacciamento” delle ferie nell'arco dell'anno. Il turista, poi, è sempre più esigente: sceglie appartamenti confortevoli e dotati di optional superlativi, verifica attentamente i prezzi praticati e s'informa attraverso il sito internet delle migliori offerte proposte dai vari tour operator. In questo contesto appare fondamentale un cambiamento di rotta o quantomeno un aggiornamento da parte di chi distribuisce servizi o “confeziona vacanze”. “Dobbiamo proporre un'immagine diversa di Lignano, più avveniristica e al passo con le esigenze dell'utente. Una rivisitazione globale dell'offerta turistica, tale da far recuperare a Lignano fiducia e consensi, anche nei villeggianti che ci hanno abbandonato”… Questo il messaggio lapidario di Sergio Vacondio, presidente della Società d'area di Lignano Sabbiadoro, ma illuminante per focalizzare il delicato momento, che coincide con la recessione e la lenta emorragia nella voce legata all'economia turistica. Un attacco forte, seguito da un'analisi lucida e circostanziata, che ha dato il via al primo summit del G.O.A.L. (Gruppo operatori allargato Lignano), sodalizio doc, che non ha alcun legame con il “mondo della pedata”, ma annovera, invece, aministratori di enti pubblici, imprenditori privati di Lignano e del Comprensorio Lagunare. Al tavolo delle buone intenzioni, infatti, erano presenti: Gianni Iermano, Assessore al Turismo Lignano; Piergiorgio Baldassini, direttore Aiat; Alessandro Tollon, presidente Ascom e Confcommercio lignanese; Raffaele Lampitelli, vicepresidente Ascom e Gaetano Lampitelli, presidente Consorzio commercianti e ambulanti; Giorgio Ardito, Consorzio spiaggia viva; Renzo Ardito, Consorzio marine di Lignano; Loris Salatin, Ltl; Paolo Ciubei, Consorzio pubblici esercizi; Dal Bo, Consorzio dei 6 parchi tematici ed Enrico Bocus, vicepresidente Ascom Lignano. Nessuno è mancato all'appello: la posta in gioco sarà il futuro della spiaggia e dell'hinterland almeno fino al 2010. Un programma ambizioso che ha preso avvio da quest'anno, dopo il felice epilogo degli Eyof, Giochi olimpici europei.
“Ci stiamo muovendo a 360° per garantire maggior assistenza e servizi al turista – afferma Vacondio -, ma è soltanto l'inizio: spiaggia, tempo libero e svago dovranno costituire il valore aggiunto e il fiore all'occhiello della nostra località. Un primo riscontro positivo lo registriamo a seguito dell'iniziativa “Prenota On Line l'ombrellone in spiaggia”, decollata con l'avvio della stagione 2005. In sostanza, non è più necessario attendere in fila indiana, per parecchio tempo, dinanzi agli uffici del lungomare per fissare periodo e posizione dell'ombrellone. E' sufficiente collegarsi al sito internet, www.lignanosabbiadoro.com e il servizio verrà espletato. Questa opportunità è stata favorita, per la prima volta in Italia, dal nostro centro balneare: di ciò siamo orgogliosi e fiduciosi di raggiungere altri obiettivi in tempi brevi. Altra nota felice è costituita dal congelamento dei prezzi per il 2006: gli associati del G.O.A.L. non faranno lievitare i costi per la prossima stagione”.
Clima idilliaco fino al temine dell'argomento sviluppato dal presidente Vacondio, poi, un crescendo di interventi per lo scottante tema del divertimento notturno. Un botta e risposta, non certo senza accenti polemici sull'opportunità di dilatare l'orario nel corso delle serate, per concedere maggior spazio alle orchestrine e piano bar, dislocati sulle piazze del centro storico di Sabbiadoro, City, Pineta eccetera. Ma non basta. Gli adolescenti e non, seguendo i dettami della moda si ritrovano, a pomeriggio inoltrato, nuovamente sulla battigia, per quattro salti al ritmo di buona musica proposta dai Dj, dei chioschi trasformati in pseudo discoteche. Per i residenti delle “seconde case”, le famigliole e i turisti degli alberghi frontemare, i decibel irradiati dalle casse armoniche supererebbero il limite consentito.
Nella sua lunga esposizione Vacondio ha sottolineato la necessità di contemperare due opposte esigenze: quella del divertimento e quella del riposo. Sono quindi intervenuti i Raffaele e Gaetano Lampitelli, rappresentanti rispettivamente dell'Ascom e del Consorzio commercianti ambulanti di Lignano, i quali hanno ribadito che Lignano “deve vivere di notte rispettando i limiti acustici, ma prorogando gli orari”. In sostanza, adeguarsi a quanto avviene nelle località turistiche del resto d'Italia e del bacino del Mediterraneo.
Anche per l'assessore al turismo Gianni Iermano il problema non è quello degli orari, ma del volume.
Paolo Ciubei ha chiesto quale politica si intenda perseguire nell'ambito della scelta della clientela: “Vogliamo i giovani? In tal caso, dovremmo dare poco spazio alle lamentele dei titolari di seconde case e di coloro che difendono la quiete notturna. Lignano è sorta per il divertimento, pur nel rispetto delle regole; diversamente si va incontro alla fine”.
Sulla stessa lunghezza d'onda si è espresso Salatin rappresentante della LTL; così pure Giorgio e Renzo Ardito.
Unica voce discordante quella di Enrico Bocus, che difende a spada tratta la privacy e la quiete dei villeggianti ospiti degli alberghi fronte mare e della miriade di abitazioni private.Superato lo scoglio della querelle notturna, si è data la parola al Direttore dell'AIAT lignanese, Pier Giorgio Baldassini.
Dopo essersi riferito ad una certa ripresa, grazie al miglioramento dei servizi ed alla dilatazione dei possibili fruitori, vedi Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, senza dimenticare il bacino dell'ex URSS, ha caldeggiato l'istituzione di un marchio che caratterizzi la spiaggia ed il comprensorio lignanese. Un biglietto da visita da diffondere nella più ampia misura.
Di carne al fuoco ce n'è a dismisura, bisognerà vedere se raggiungerà un'opportuna cottura…
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